Anche se i nostri vigneti biologici a Montepulciano sono ben esposti e in quota elevata, con notti fresche che riducono la possibilità di bruciature o scottature sui grappoli.
Nonostante la viticoltura biodinamica, grazie all’utilizzo sistematico del corno letame e del Maria Thun, garantisca una ottimale fertilità del suolo, inducendo una certa resilienza alle viti e quindi una migliore reattività agli stress ambientali.
Per fronteggiare le condizioni estreme, in termini di scarsità di precipitazioni ed aumento delle temperature medie, che ci stiamo trovando a fronteggiare negli ultimi anni, abbiamo adeguato le nostre strategie agricole alla nuova normalità causata dal cambiamento climatico.
Gli inerbimenti, seppur parziali, sono diventati insostenibili ed a partire dal mese di maggio sono stati eliminati quasi completamente, diminuendo la competizione per la risorsa idrica nel sottosuolo.
Stiamo combattendo l’atteggiamento colonnare dell’argilla con lavorazioni superficiali periodiche.
Abbiamo definitivamente abbandonato la pratica della cimatura, lasciando così alle viti la possibilità di autoregolare il proprio vigore e quindi il consumo di risorsa idrica.
Nella gestione delle pareti fogliari oltre al corno-silice, stiamo somministrando delle tisane di camomilla, che hanno un effetto calmierante sugli stress idrici ed aiutano le viti a raggiungere la maturazione.