Non Omologarsi anche in cantina
Il lavoro che svolgiamo nei nostri vigneti biologici e biodinamici, favorisce le interazioni tra animali, piante, insetti, batteri, lieviti, funghi perché ognuna di queste specie lasci un impronta di sé e incrementa la biodiversità.
Anche nella fermentazione che è la trasformazione dell’uva in vino, restiamo coerenti con questo filosofia.
Popolazioni di lieviti indigeni, ogni anno diversi, diversi in ogni vigna, o addirittura diversi all’interno dello stesso vigneto, sono un’opportunità di unicità.
In una fermentazione gestita da lieviti selezionati è una unica famiglia di lievito a trasformare tutto lo zucchero presente nelle uve, lasciando dietro di sé una traccia più o meno sensibile a seconda della scelta dell’enologo o del produttore.
Nelle fermentazioni spontanee, svolte da lieviti indigeni, la trasformazione è un lavoro di squadra, un avvicendarsi di specie diverse, ognuna delle quali lascerà nel vino una traccia del proprio passaggio.
I vini così ottenuti sono più complessi, molto spesso unici e irripetibili, raccontando in modo fedele l’annata ed il vigneto di provenienza e soprattutto sono sempre emozionanti.
Caldo e siccità a Croce di Febo
Anche se i nostri vigneti biologici a Montepulciano sono ben esposti e in quota elevata, con notti fresche che riducono la possibilità di bruciature o